Passo d'Ur mt 2520 - sentiero delle Ruzze - 11/09/2011

Qualche anno fa lungo questo itinerario
sono state segnati cinque punti panoramici.
Nonostante i numerosi anni trascorsi in valle
ho scoperto l'esistenza di questo sentiero
grazie ad un volantino che lo pubblicizzava.

Domenica 11 settembre propongo alla Manu di farmi
compagnia lungo questo percorso, ormai son quasi quattro anni
che non lo percorro e la voglia di godere dello stupendo
panorama che offre è tanta.

Superata la diga di Campo Moro

ci fermiamo un momento ad ammirare il Disgrazia

posteggiamo nell'ampio parcheggio ai piedi
della diga di Alpe Gera, dopo un breve sentiero, saliamo lungo il muro
e appena sbucate sulla cima restiamo a bocca aperta.

La diga, come un'enorme specchio, riflette i colori, le luci e le montagne.
Abbiamo qualche serio problema a smettere di fotografare
tutta questa meraviglia.

qualcuno più mattiniero di noi sta pescando.

proseguiamo dritto senza attraversare il muro in direzione
dell'Alpe Gembrè, alla nostra sinistra
il Sasso Moro si specchia nell'acqua

Zupò e Argiet sembrano avvolgere in un'abbraccio
il Rifugio Bignami

raggiunto il primo bivio abbandoniamo il sentiero
per l'alpe Gembre e proseguiamo lungo la Val Poschiavina,
in direzione del Passo di Canciano.
Il sentiero, mai veramente faticoso, percorre
in tutta la sua lunghezza questa splendida valle.

La voce del torrente ci accompagna
per gran parte del tragitto, qua e la pozze d'acqua
regalano riflessi

e simpatici amici !
dite che se lo baciamo si trasforma in principe azzurro ?!?!?!

a circa metà valle dobbiamo portarci verso le rocce sulla sinistra
abbandonando il sentiero principale.
L'unica indicazione la si nota in lontananza
dove, su una parete, è scritto in giallo "Passo d'ur"

Ora il sentiero prende quota più deciso,
procedendo parallelamente al sentiero principale.

Superaro un primo strappo
raggiungiamo un'ampia conca,
qui, in prossimità di una piccola frana,
la traccia di sentiero sale dapprima verso sinistra
per poi proseguire in piano con un lungo traverso.
l'erba parecchio bagnata ci fa scegliere invece
di attraversare la conca e di risalire
dritto davanti a noi.

Superato un'altro dosso
ecco apparire alla nostra destra il Pizzo Scalino
con il suo ghiacciaio

Lungo tutto il percorso, se la stagione non è troppo secca
ci sono numerosi laghetti

in cui si specchiano il Pizzo Scalino
il Sasso Moro

Zupò e Argient

Proseguendo ancora per pochi minuti
si raggiunge il Passo d'Ur
dove troviamo un'alto laghetto che,
a differenza degli altri, è sempre ricco di acqua
e in cui si specchia il Pizzo Scalino.

Da qui inizia la parte di itinerario più panoramica,
anche se le nuvole nascondono pian piano gran parte delle cime.

Dal lago il sentiero è ben segnato, anzi troppo!
I segnavia bianchi e rossi si mischiano ad altri azzurri e ad alcuni gialli,
per i primi metri siamo a cavallo fra italia e svizzera
e ognuno segna il sentiero come preferisce.

Dobbiamo comunque alzarci andando verso sinistra
fino a raggiungere un primo pianoro erboso

Da qui si ripercorre l'intero tragitto fatto all'andata
restando però in quota.
Bisogna prestare molta attenzione ai segnavia
che sono rari, anche se ridipinti da poco.

Il sentiero procede in piano con qualche saliscendi

attraversiamo un'unico punto dove prestare molta attenzione
soprattutto in caso di pioggia,
una valletta franosa dopo la quale il sentiero procede
stretto ed esposto.

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