Superato un piccolo dossettino,
la traccia prosegue verso destra,
(occorre prestare molta attenzione ai pochissimi bolli rossi e agli ometti)
e sale decisa fra sfasciumi...
Ancora pochi metri in piano e raggiungiamo la vetta.

Un tempo qui c'era solo un cippo di sassi, ora qualcuno
ha costruito una rudimentale, piccola e tenerissima croce
che se ne sta li sola soletta al cospetto di tutta questa meraviglia!

il panorama ci ripaga di tutta la fatica,
ci son volute circa 4 ore e poco più di 1200mt di dislivello
per arrivare fin qui.

Ma ora davanti e intorno a noi ci sono solo montagne,
siamo solo io, Aidin e il silenzio di queste cime.

Il Roseg, il Bernina, la Cresta Guzza e i Palù

Sasso Nero, cima delle Forbici, Monte Spondascia
Pizzo Scalino...

Disgrazia, Cime di Vazzeda e tutta la testata della Val Sissone

Qualche primo piano... Disgrazia

Bernina e in piccolo il rifugio MarcoRosa

immancabile Pizzo Scalino

Le cime di Vazzeda

lo Scerscen, il suo ghiacciaio e il rifugio ormai abbandonato

Piz Roseg

io e Aidin ci dividiamo un paio di panini,
e arriva l'ora di scendere.
La voglia sarebbe di restare quassù, c'è tanta pace e silenzio qui...
ma purtroppo non si può.

Per la discesa percorriamo lo stesso itinerario di salita,
un ultimo saluto al pizzo Scalino e ai laghetti che quassù abbondano

arrivati alla seggiovia incontriamo l'unico "umano" della giornata

anche questa è una cima poco frequentata e poco pubblicizzata,
consiglio però a tutti di farla almeno una volta,
il panorama che si può godere una volta in cima
è strepitoso!!!

 



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