Perito Moreno - 06/11/2011

Oggi giornata da turisti. Ivan e gli altri vogliono smaltire
il lungo viaggio; noleggiate le macchine partiamo in direzione del
Perito Moreno. Lauretta mi ha raccontato con grande emozione
i suoi ricordi di quando è venuta a visitarlo destando in me un'enorme curiosità.

All'uscita da El Calafate le strade si tuffano nel nulla,
chilometri e chilometri di lingua asfaltata percorrono la sconfinata pampa
riempiendoci di stupore.
Un cielo che pare infinito, con le sue nubi
che corrono e cambiano forma in continuazione, ci avvolge con la sua magia.



Quanto spazio! è il nostro pensiero ricorrente.
Per noi, abituati a vivere nelle città soffocati dal cemento, già la fuga settimanale
sulle montagne è una boccata d'ossigeno... qui è come essere sempre ubriachi
di terra e di cielo.

E quanti colori! Siamo in primavera inoltrata e i prati sono ricoperti di fiori.
L 'assenza di smog e umidità rende tutto più limpido, perfino le montagne
sembrano vicinissime finchè non ti accorgi che per raggiungerle devi fare ore di macchina.

E' tutto talmente bello che non resistiamo alla tentazione di fermarci
a scattare foto, il Cerro Frias e il lago Argentino
ci accompagnano per la prima parte di strada

Dopo alcuni chilometri raggiungiamo l'ingresso del
"Los Glaciares National Park"
dove paghiamo 100 pesos per entrare. Da qui in poi è vietato fermarsi
lungo la strada tranne che nelle areee di sosta o nei mirador.

Raggiungiamo un'area di sosta ben attrezzata con bagni e barbecue
e ne approfittiamo per sgranchire un pò le gambe.

un gaucho d'altri tempi prepara il fuoco per una grigliata

La strada corre sinuosa lungo le sponde
del lago argentino

e d'improvviso, dietro a una curva, appare
il Perito Moreno! Una lingua di ghiaccio
di 250 km quadrati e 30 km di lunghezza alto circa 60 metri.

C'è talmente tanta luce qui che anche fotografarlo diventa difficile.
Ci fermiamo in un mirador per poterlo ammirare con calma, il primo impatto
toglie il fiato, anche se siamo ancora lontani già si vedono le sue imponenti
guglie. Ora siamo tutti ansiosi di vedere più da vicino
questa meraviglia.

Riprendiamo le macchine e raggiungiamo finalmente il parcheggio
da cui parte il percorso turistico che costeggia tutta la Penisula Magallanes.

la passerella ci porta sempre più vicino al ghiacciaio

ci perdiamo ad ammirare le sue guglie, i suoi colori,
"Moreno" ci regala anche quattro distacchi enormi che riusciamo a fotografare
e filmare.

Nel lago ci son parecchi iceberg

Anche le cime che gli fanno da contorno non sono da buttare via,
le osservo e penso a come deve essere emozionante vedere il Perito Moreno da lassù

Percorriamo tutte le passerelle fino ad arrivare al parcheggio superiore,
prima però le passerelle si abbassano fin quasi al livello del lago per poi risalire.
E' pomeriggio quando passiamo da questa parte e il sole aiutato
dalle nuvole ci regala degli attimi di pura magia.
Non possiamo che ammirare in riverente silenzio,
il ghiaccio è di centinaia di tonalità di blu diverse.

Purtroppo anche se non siamo sulla cima di una montagna
il tempo a nostra disposizione sta per scadere.
Il parco chiude alle 20 e noi arriviamo al parcheggio superiore
che il servizio bus per tornare alle macchine è già terminato,
ma poco importa... la voglia di camminare è tanta!

Torniamo a El Calafate in tempo per una doccia
e una buonissima mangiata di carne.

Camminando

Patagonia