Capanna Margherita 4554 mt - 30/31-08-2014
"Perché Margherita è
bella,
perché Margherita è dolce,
perché Margherita è vera...
Perché Margherita è un sogno,
perché Margherita è il vento,
perché Margherita è tutto,
ed è lei la mia pazzia.
Margherita, Margherita,
Margherita adesso è MIA !!!! "
E' l'estate del 2011 quando inizio a pensare
che mi piacerebbe salire alla Capanna Margherita,
da allora sono passati tre anni di tentativi
di organizzazione
mai andati a buon fine.
Anche quest'anno la salita che era in programma
per metà luglio, complice il maltempo,
è stata rimandata a fine agosto.
Inizio a pensare che una vera e propria
"maledizione" incomba sulla mia voglia di andarci
e decido quindi che se anche questo week end
non riuscirò a salirci accantonerò definitivamente l'idea.
La gita è organizzata dal Cai di Gallarate,
arrivati ai Alagna prendiamo i primi due impianti
e ci concediamo una sosta di un'oretta per acclimatarci.
il meteo non è dei migliori,siamo costantemente avvolti dalle nuvole
ma troviamo il tempo di dedicare un pò di scatti
ai veri padroni della montagna,
un simpatico branco di mamme e piccoli stambecchi si lascia avvicinare
e ci regala un momento di dolcezza infinita
l'ultimo tratto di funivia scompare inghiottito nel nulla
usciti dall'impianto ci avviamo verso la Capanna Gnifetti,
le nuvole a tratti si aprono e lasciano intravedere la via da percorrere
decidiamo di salire dalle roccette attrezzate con dei canaponi
in modo da arrivare al rifugio più velocemente
alla fine del tratto attrezzato compare la nostra meta,
pensavo fosse più lunga arrivare alla Gnifetti e invece in poco
meno di un'ora siamo già li
dalla finestra della camera (e dei bagni)
si gode di una splendida vista sugli imponenti seracchi
una guida fa provare ai suoi clienti la progressione su ghiaccio
pranziamo e poi ci godiamo quel poco di sole che appare
e scompare
su terrazzo verso valle, ci fanno compagnia dei simpatici e sorridenti
passerotti... che si mettono anche in posa per farsi fotografare
arriva l'ora di cena, un'ottima cena è meglio dire.
Un servizio impeccabile condito da tanta gentilezza e da cibo ottimo,
le recensioni che parlavano di un pessimo servizio alla Gnifetti vanno
decisamente riscritte.
Dopo cena arrivano le stelle, le nuvole a tratti
si aprono e lasciano intravedere
una splendida via lattea, peccato che non si riesca a fotografare...
le aperture duravano solo pochi secondi
E' ancora presto quando andiamo a dormire,
ma la sveglia domani suona alle 4.30.
E in un'attimo è ora di alzarsi,
Una leggera colazione e siamo pronti a partire.
Ramponi, imbrago, frontale, corda
e siamo sul ghiacciaio...pochi metri e ci urlano di fermarci
perchè le altre cordate non sono pronte...
Resteremo fermi più di mezz'ora,
il freddo entra nelle ossa, il buio ci avvolge,
inizia ad alzarsi un pò di vento
e cresce anche un pò di irritazione..
se le direttive sono che alle 5 si parte non può essere che alle
6
ancora ci sia gente senza ramponi !!!
Attendiamo che metà gruppo sia sul ghiacciaio
e ripartiamo, la salita è subito ripida
e fino al colle del Lys non mollerà un'attimo.
Saranno stati tutti questi imprevisti,
sarà che quando attendi così tanto una cosa
poi non riesci a godertela al 100%
sarà che ... non lo so cosa sia
ma dopo una mezz'ora che cammino
mi entra in testa un solo pensiero
"non mi interessa più salire fin lassù, voglio tornare
al rifugio"
Fermo Pier e Simone e glielo dico,
ovviamente mi becco un'insulto e un "non dire stronzate"
e proseguiamo.
intanto il cielo si colora di una debole alba
il Monviso
Le gambe girano che è una meraviglia,
il passo è ottimo, il battito giusto
non ho neanche il fiatone eppure...
il tarlo gira in testa anche se cerco di allontanarlo
e mi fa fare una grande fatica mentale fino al colle del Lys,
il fisico può anche essere allenato,
ma quando manca la giusta concentrazione
tutto diventa più difficile
e per la prima volta sta capitando anche a me...
nella tenue luce del mattino ecco comparire la cresta dei
Lyskamm,
Pier ogni tanto si volta a guardarmi
da dietro Simone mi sostiene moralmente
