Monte Limidario 2188mt - 21/06/2015

Doveva essere una domenica dedicata alla Val Formazza
e alla salita o al periplo del Corno di Nefelgiù,
una telefonata al Rifugio Miryam per informarci sulla situazione neve
e i  gentilissimi rifugisti ci informano che la neve parte già dal rifugio
e che in quota la situazione è peggiore,
tracce non ce ne sono e la neve è tantissima…

decidiamo quindi di cambiare meta e di salire il Limidario (o Ghiridone),
bella cima al confine fra Svizzera e Italia.

Ci troviamo con Eloisa abbastanza presto,
è ancora in convalescenza e quindi preferiamo rientrare a casa presto.

Da Verbania bisogna percorrere il lungo lago in direzione Svizzera,
superata la dogana si entra nel paese di Brissago,
occorre svoltare alla prima via a sinistra (via Costa di Fuori)
dove non c’è ovviamente nessuna indicazione per Cortaccio.
Da qui si segue tutta la strada asfaltata nel  bosco fino a raggiungere Cortaccio.
Lasciata la macchina in un bel parcheggio nel bosco saliamo fino alle prime case,
dove troviamo un cartello che indica il Limidario in 5h …
fortunatamente ne serviranno molte meno !!!

decidiamo di fare un giro ad anello salendo dalla variante più ripida e meno lunga,
il bivio si trova all'Alpe Pensevrone che si incontra
dopo circa 20 minuti di camminata.
Qui si prende a destra e si segue la traccia ben bollata
ma a tratti ricoperta di felci ed erba
che sale dapprima nel bosco e poi lungo un’ampia dorsale.

Il panorama è già splendido, alle nostre spalle gran parte del lago Maggiore

Saliamo dritti fino al Rifugio/bivacco Al Legn
che in questo periodo è gestito da una coppia giovane con annesso figlioletto di pochi mesi.

il panorama che si gode da questo splendido rifugio ripaga della fatica
fatta per salire fin quassù.
E' gestito fino a ottobre, poi diventa un bivacco sempre aperto
ed essendo di proprietà svizzera vi lascio immaginare quanto sia ben tenuto !

Prendiamo ora il sentiero che sale alle spalle del rifugio,
arriviamo alla Bocchetta di Valle
e proseguiamo per il sentiero di sinistra che ci porta a un passo.

uno sguardo alle spalle

Da qui si può proseguire su facile cresta oppure seguendo il sentiero
fino a raggiungere la cima del Limidario,
l’ultimo tratto è un po’ roccioso e sfasciumoso, ma non impegnativo…
non ci sono infatti tratti di arrampicata.
Occorre però prestare un po’ di attenzione perché sale ripido
e con un lato abbastanza esposto sulla valle sottostante.

l'ultimo tratto di dorsale

Raggiungiamo l’orribile croce di vetta in circa 3.30,
la vista spazia a 360 gradi dal lago alle montagne…
una breve pausa pranzo, un po’ di foto al mondo che ci circonda e si scende.

Lo splendido paesino di Palagnedra e l'omonimo lago

Per la discesa optiamo per il sentiero
che sale sull’altro versante della cresta ed è decisamente più breve.

Dalla Bocchetta di Valle
a sinistra il Limidario e a destra
Fumadiga, Mottone e Pizzo dei Laghetti

Raggiungo il bivacco
scendiamo per il sentiero più lungo e meno ripido che ci riporta a Cortaccio

Passando per l'Alpe Avaiscia e
l'Alpe Voièe

Chiudiamo l'anello all'alpe Pensevrone
dove ripercorriamo il sentiero dell'andata fino alla macchina.

In totale sono circa 1200mt di dislivello
e 12 km di giro.
La salita pur non alpinistica presenta
qualche tratto di roccette e qualche
passaggio leggermente esposto,
si può tranquillamente fare con il cane
ma occorre portare parecchia acqua
perchè si incontra un torrente solo all'inizio
e al ritorno all'alpe voièe.

Camminando