Gramparadiso 4061 mt 13-14/07/2013

La condizione dei ghiacciai in questa strana estate
è semplicemente stupenda,
la voglia di "aria sottile" non smette mai di essere presente
nella mia mente.
Prima della fine dell'estate vorrei passare tre giorni a girovagare alla Capanna Margherita
ed è questa la meta che propongo a Eloisa per questo weekend di bel tempo.
Lei ribatte proponendomi invece una gita
con il cai di Gallarate.
Hanno in programma il Gran Paradiso !

i 4000 vorrei salirli tutti, molti non potrò probabilmente mai farli
perchè fuori dalla mia portata alpinistica.
Il Gramparadiso so che è fra quelli fattibili, anche se abbastanza faticoso.
inizialmente i 25 posti disponibili son tutti occupati,
ma a inizio settimana arriva la chiamata, "siamo nel gruppo alcuni hanno cambiato idea"

Venerdì sera preparo lo zaino,
quello che non capisco è come fino all'anno scorso le stesse cose
stavano in uno zaino da 30 litri e questa volta
scoppia uno da 48... misteri dell'attrezzatura !

Ramponi, imbrago, moschettoni, picozza, ghette, guanti, pantaloni "da ghiacciaio"
c'è sempre un sottile piacere quando nel prepare lo zaino
inserisci queste cose !

La salita al rifugio si fà con calma, partiamo dopo mezzogiorno
dal parcheggio in località Breuil dove esiste un comodo campeggio
e un rifornitissimo negozio di alimentari/zaini/ghette e souvenirs

le prime cime che vediamo dal parcheggio sono
la Becca di Monciair e la Cima di Breuil

attraversiamo il torrente e proseguiamo verso destra
su una lunga e pianeggiante strada sterrata.
A un bivio il sentiero inizia a salire
nel bosco con comodi tornati

dopo un'oretta di cammino il bosco lascia
il posto alle rocce,
il parcheggio è già diventato un piccolissimo ricordo.

in circa due ore e venti
chiacchierando di tutto arriviamo al Rifugio Vittorio Emanuele
intorno resiste ancora qualche chiazza di neve

Sistemati gli zaini in camera
attendiamo l'ora di cena girovagando nei pressi del rifugio.
Di sicuro non si può sbagliare a imboccare la via di salita !

il panorama dalla nostra camera

un pò di primavera

c'è anche il tempo di fare qualche scatto
coreografico,
Eloisa con Ciarforon e Becca di Monciair

la cena per noi è alle 19.00
c'è talmente tanta gente che si devono fare due turni.

Due scatti al tramonto, una foto di gruppo

e subito si va a dormire.
Sono solo le 21.00 ma domani mattina,
per anticipare il gran caos delle altre cordate,
ci alzeremo alle 2.00

Il tempo di addormentarmi e sento un trambusto..
sono già le due ... ora di alzarsi, non lamentiamoci
a differenza di altri del gruppo ho dormito 5 ore di sasso.

Colazione con lo stomaco che si ribella,
a quest'ora si dorme non si va in giro a bere caffelatte
e camminare.

Per le tre siamo già in marcia lungo la morena

vedremo le altre cordate inizare a muoversi quando saremo
già ben distanti dal rifugio.
Superato il primo tratto di neve, dove la traccia
diventa più ripida indossiamo i ramponi.

Da qui si prosegue sempre dritto
intorno è buio totale, si intuisce a malapena
il selvaggio ambiente che ci circonda...

ogni tanto qualcuno domanda se ci leghiamo,
ma i capi gita aspettano... alla fine ci legheremo oltre i 3400mt.

alle 5 inizia lentamente ad albeggiare,
finalmente spegnamo le frontali

verso la fine del primo strappo
il cielo si colora di un tenue rosa.

vedere l'alba dalle alte quote
è sempre emozionante.
Osservi il mondo la sotto addormentato
e ancora avvolto dall'ombra delle montagne
e ti senti un privilegiato ad essere quassù

Quasi all'incrocio con la traccia che sale dal Rifugio Chabod
iniziamo a vedere la vetta

guglie ammantate di neve

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Camminando