Resegone - Ferrata del Centenario - Buco della Carlotta - 17/03/2012

E' passata un'altra settimana e finalmente
possiamo dedicarci ancora una volta alla montagna.

i vari siti meteo prevedono pioggia già delle prime ore del pomeriggio,
dopo varie proposte decidiamo, con Daniele e Riccardo
di fare la ferrata del Centenario sul Resegone.
Poi, se il tempo sarà ancora clemente e non sarà troppo tardi
proseguiremo verso la ferrata Silvano De Franco e da li
andremo in vetta.
Per ottimizzare il poco tempo senza pioggia
prendiamo la funivia che sale ai Piani d'Erna.
Da qui si segue il sentiero n 5 che, con pochissimo dislivello,
porta in circa 45 minuti al Passo del Fò

Lungo il sentiero facciamo amicizia con Antonio,
anche lui sta andando a fare il nostro stesso giro..
bastano poche battute e,come spesso accade in montagna,
decide di unirsi a noi.

Dal passo si prosegue verso sinistra
e in 5 minuti si raggiunge l'attacco della ferrata.
Un precisissimo cartello ci spiega nel dettaglio
tutto ciò che incontreremo lungo la salita

Mettiamo gli imbraghi, il set da ferrata...
e io guardo preoccupata il primo dei due pilastri
da salire...si è vero ci son le staffe (io odio le staffe)
sono tante e comode.. però lo spauracchio del Corno Rat
ancora non è passato e visto che Daniele deve ancora
"pagare pegno" mi faccio legare.
Così son sicura che salgo più veloce e con meno problemi,
dovessi rimanere bloccata a metà chi riuscirebbe poi a legarmi?!?

Un sorridente Riccardo, finalmente in montagna con noi !!

i primi due pilastri sono belli verticali e parecchio esposti,
ma la tanto temuta paura non arriva e riesco a godermeli anch'io
scattando anche parecchie foto..

Tra il primo e il secondo pilastrino
percorriamo un simpatico traverso sempre ben munito di staffe

Daniele attacca il secondo pilastro

una mano qui, un piede là,
ogni tanto è meglio usare "l'amica roccia" al posto delle staffe

Riccardo e Antonio

all'uscita del secondo pilastro,
alle spalle di Riccardo
La Capanna Sociale Ghislandi

Da qui in poi si entra in un magico mondo,
un bellissimo canale con pareti altissime
dove l 'esposizione diventa nulla,
messa via la corda inizia il vero divertimento

La catena non manca mai,
ma in alcuni punti neanche ci leghiamo,
sarebbe più scomodo che procedere slegati.

Bisogna presta molta attenzione al terreno
ricoperto di ghiaietto franoso, il rischio di scivolare
o di smuovere sassi che colpirebbero chi è dietro di noi è alto.
Un timido raggio di sole illumina le rocce
regalandoci scorci suggestivi.. ci fosse stata
una giornata di splendido sole il panorama
sarebbe stato ancora più grandioso.

staffe, catena, roccia..
si sale benissimo ovunque.
il canyon si stringe per poi allargarsi di nuovo

Dopo lo splendido volo della macchina fotografica di Daniele
Riccardo passa avanti e in un'attimo saprisce dalla nostra vista

un'ultimo passaggio coreografico
ci permette di raggiungere l'uscita della ferrata

Da qui godiamo di un'insolita vista sulle guglie del Resegone

Siamo sul Pian della Serrada,
non è tardissimo ma il Resegone viene avvolto
da nuvoloni neri.
Ci consultiamo con altre persone salite e decididamo,
dopo una breve pausa spuntino,
di scendere dal sentiero attrezzato del Caminetto
(o Buco della Carlotta)

Partiamo decisi e dopo un breve sentierino erboso
inizia nuovamente il divertimento.
Questo sentiero poco pubblicizzato
è in realtà molto bello, sicuramente da fare in salita è ancora
più divertente.

Il fondo è ancora più franoso che sulla ferrata,
io visto che non avevo tolto l'imbrago preferisco
legarmi alle catene,

superiamo qualche salto di roccia disarrampicando

alle spalle di Daniele si nota un'enorme sasso con un buco,
il sentiero passa in quella spaccatura
che da qui sembra piccolissima.
in realtà è molto più larga e profonda

Dopo il buco ancora due salti di roccia che,
come potete vedere, son attrezzati con delle staffe

sbuchiamo su un sentierino e dopo una breve discesa
troviamo ancora un pezzetto con catene

Dietro di noi le nubi si aprono un poco rivelando
delle bellissime guglie...
Riccardo fa da uomo sagoma, ma è troppo alto
"Ric abbassati ancora un pò che non ci stai nell'ottica..
un pò più in su..no un pò più in giù "
e questo è il risultato finale !!!

ancora qualche metro nel bosco ed eccoci tornati al punto di partenza.
Le nubi avvolgono ancora il Resegone donandogli un'aria spettrale,
sembrano le mura di un castello

Ci fermiamo un'attimo e scambiamo quattro chiacchiere
con uno dei volontari che gestiscono La Capanna Sociale Ghislandi

E quando ripartiamo il cielo si apre beffardo
e ci regala un rapido sguardo sulle guglie sopra di noi

Durerà solo pochi attimi poi le nubi
torneranno a ricoprire tutto.
Ripercorriamo il sentiero n 5 verso i Piani d'Erna

il bosco è tappezzato di fiori,
Hellebori, Bucaneve, Crochi, Primule
un'insieme di colori e profumi che ci accompagna fino alla funivia.

dove arriviamo appena in tempo.
Scendono poche gocce di pioggia,
ma sono portate dal vento.

Riprendiamo la funivia
e torniamo alle macchine,
oggi giro breve ma intenso.
Allietato oltre che dalla solita allegria
anche dalla conoscenza di un nuovo compagno d'avventure
(se ci sopporterà ancora)

Come dice Daniele, salita propedeutica
per impare a muoversi meglio sulla roccia
in prospettiva di fare cose più impegnative.

Ferrata mediamente difficile
150 mt lo sviluppo del tratto attrezzato.
la discesa dal caminetto è molto più semplice
ma io consiglio di usare lo stesso imbrago e set da ferrata
visto il terreno franoso.

Camminando