Monte Adamello 3539mt 16-17/08/2013

E anch'io ho suonato la campana !!!

E' più di un'anno che l'Adamello è entrato prepotentemente
nei miei pensieri fra le cime da salire.. ovviamente dalla Terzulli.
Fino a oggi ancora non avevo trovato nessuno che mi accompagnasse,
la via era parecchio impegnativa e La Terzulli uno scoglio insormontabile
per le mie scarse capacità arrampicatorie.
L'anno scorso è stata interamente attrezzata con catene,
e finalmente quest'anno Andrea ha deciso che si poteva salire.

Il 14 mi manda un sms con scritto
"ci sei venerdì? e sabato?"
"per cosa?" "una cosa che inizia per Ada... e finisce per ..llo"
Secondo voi potevo dire di no ?!?!?!?

Partiamo con tutta calma verso mezzogiorno,
il cielo è coperto da nubi grigie che non fanno vedere
neanche uno scorcio di panorama, ma che ci salvano
dal gran caldo permettendoci di salire le scale del Miller al fresco...

Le scale del Miller non so se ho odiato di più loro in discesa
o gli sfasciumi dopo la Terzulli ... ma mi sa che i secondi
vincono il premio di peggior posto dove camminare !

Lasciamo la macchina al parcheggio
del ristoro di Premassone,
e ci avviamo lungo la strada forestale
che da questa madonnina in poi diventa sentiero

Da qui si prosegue in piano fino a raggiungere
le famose Scale del Miller,
una seri di gradini e grandoni alquanto scomodi da percorrere,
ma molto meno "devastanti" di quello che mi avevano detto.

Alla fine della scalinata raggiungiamo
un'altro pianoro,da qui in circa 20 minuti si raggiunge il Rifugio Gnutti

Ci presentiamo al nuovo gestore
estremamente disponibile e gentile
e, dopo aver preparato i letti, andiamo a esplorare i dintorni

il piccolo lago del Miller,
lo costeggiamo godendoci il silenzio

E' presto e dobbiamo arrivare all'ora di pranzo,
per la prima volta in un rifugio il tempo passa lentamente,
forse perchè per arrivare qui abbiamo impiegato poco tempo..
In ogni angolo della piccola saletta ci sono appese poesie,
frasi, foto.. un piccolo "museo" di chi è passato di qui

Cena e a nanna presto, domani mattina la sveglia suona alle 5.00,
peccato però perchè al rifugio c'era un'interessantissima serata
con un'astronomo che spiegava le stelle...e il cielo
si era anche aperto.

Il rifugio Gnutti è proprio piccolo,
ci sono solo due cameroni da 10 posti l'uno.
Suona la sveglia, colazione e si parte.
Siamo i primi a metterci in marcia,
intorno a noi tutto tace e la notte avvolge ancora tutto.
Ai pantani del Miller un cane ci abbaia contro...
(scopriremo poi che un gregge di pecore con pastore)
è il primo rumore che sentiamo
oltre al nostro respiro e ai nostri passi.
Albeggia quando abbiamo superato i pantani,
davanti a noi ancora nubi

alle nostre spalle un lieve color rosa accende il cielo

Pian piano le nubi si dissolvono
lasciando intravedere le cime intorno a noi

sulla morena veniamo raggiunti dagli altri gruppi,
in totale dal rifugio siamo partiti in 12
qualcuno ci sorpassa, altri rimangono dietro
due ragazzi saliranno con noi fino in vetta.

Il potere di aggregazione della montagna è infinito,
a fine giornata ci accorgeremo di non esserci neanche presentati
eppure abbiamo gioito insieme della vetta "conquistata"
abbiamo riso e scherzato e insieme siamo scesi per gran parte del percorso.

i primi raggi di sole illuminano le cime intorno a noi

si sale tra sfasciumi e morena franosa
in un'ambiente selvaggio nonostante le numerose persone
che lo percorrono

intorno solo roccia e neve

arriva il sole anche qui

ed eccoci quasi all'attacco della Terzulli,
Andrea mi spiega dove dobbiamo passare
guardo, osservo gli altri partire e spero di riuscire a salire
senza problemi.

Si parte, le catene rendono decisamente più semplice la salita,
soprattutto al mattino presto con la roccia ancora umida
imbrago e cordino con moschettone
la rendono ben sicura,
le catene sono state messe lungo quasi tutta la salita,
tranne brevi tratti dove proprio non servono.

concentrazione al massimo...
ma è come essere al parco giochi,
un piede qui, una mano la..
la catena sembre ben stretta..

e in breve superiamo tutti i tratti più impegnativi

da un terrazzino ci godiamo un pò di riposo e il panoram,
il Rifugio è ancora in ombra

e pian piano appare un mondo nuovo
inondato di luce da un lato

e ancora all'ombra dall'altro...
davanti a noi il Passo Adamello

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